Due cellulari, un iPad, penne Usb e un computer. E’ quanto hanno sequestrato i carabinieri di Terzigno – coordinati dal maggiore Simone Rinaldi – dopo l’arresto del trentaquattrenne di Crispano sorpreso sul Vesuvio in compagnia della piccola Miriam. Il nome dell’uomo era già noto alle forze dell’ordine. Anni fa, fu denunciato e arrestato per furto e ricettazione. Poca roba rispetto ai possibili abusi su una ragazzina.I carabinieri, dopo l’arresto, sono piombati nell’appartamento dell’uomo a Crispano. Quarantuno chilometri di distanza da Terzigno, dove si recava ogni giorno per incontrare la tredicenne. Un percorso che in tre mesi l’uomo aveva ormai studiato a memoria: tutti i giorni si recava da quella ragazzina, come due fidanzati, una “coppia normale”. Una vicenda inverosimile sulla quale ora i carabinieri hanno acceso i riflettori. Il materiale che hanno sequestrato all’interno dell’appartamento è al centro dell’inchiesta.C’è da capire se quell’uomo ha altre relazioni e contatti con ragazzine. Il rischio c’è e quando si parla di vittime minorenni l’allerta è massima. A dare conferma saranno i riscontri sulmateriale informatico. Gli 007 non escludono alcun tipo di ipotesi. Nelle prossime ore i magistrati della Procura di Nola interrogheranno l’uomo e potrebbero anche sentire la piccola Miriam. Evidentemente, oltre agli inquirenti, ci saranno assistenti sociali e psicologi che dovranno aiutare la Procura a ricostruire gli ultimi tre mesi di contatti e frequentazioni dei due.
Giovanna Salvati