Tariffe arbitrarie e regolamenti bluff, le guide turistiche degli Scavi di Pompei in rivolta. Sono ore concitate nel parco archeologico tra i più famosi al mondo. Gli operatori turistici, alcuni dei quali “storici”, lanciano i primi segnali d’allarme. L’obiettivo è un incontro «urgente» col Soprintendente Massimo Osanna per mettere definitivamente la parola ne a quello che definiscono uno «scandalo», una situazione «svilente». I turisti, una volta fatto il loro ingresso nel sito, pattuiscono il prezzo da pagare per una visita guidata. C’è chi chiede un costo, chi un altro. E, nel peggiore dei casi, ci sono addirittura operatori «improvvisati».
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