“Cassata” l’ipotesi di associazione a delinquere (per Ciro Gargiulo anche quella di produzione coltivazione di sostanze stupefacenti): il tribunale del Riesame dispone la scarcerazione per i ras dei monti Lattari accusati di aver esportato in Abruzzo l’affare delle piantagioni di marijuana. Finiranno quindi dal carcere agli arresti domiciliari Antonino Di Lorenzo, alias ‘o lignammone, e il suo fedelissimo Diodato Di Martino: nei loro confronti è stata disposta la sostituzione della misura cautelare, con l’applicazione degli strumenti elettronici di controllo a distanza. Non appena si renderanno disponibili i braccialetti elettronici – verosimilmente nel giro di pochissimi giorni – potranno quindi entrambi tornare presso le rispettive abitazioni, a Casola. Completamente libero, invece, Ciro Gargiulo, nei confronti del quale è caduta anche l’esigenza cautelare legata all’altro reato ipotizzato dalla procura di L’Aquila, vale a dire quello della coltivazione di vere e proprie piantagioni di marijuana. Completamente libero anche Carmine Di Lorenzo, figlio di o’ lignammone, che era finito invece ai domiciliari.
Monti Lattari
22 maggio 2018
Casola/Lettere. Scarcerati i ras dei Lattari. Domiciliari per ‘o lignammone e Di Martino