Vincenzo D’Apice, alias ‘o bumbularo, storico boss del clan Cesarano, è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il verdetto, arrivato ieri pomeriggio, è firmato dal collegio presieduto dal giudice Federica De Maio del tribunale di Torre Annunziata. Niente sconti, dunque, per il boss accusato di aver imposto l’assunzione di alcuni suoi parenti a una ditta di Castellammare di Stabia. Pugno duro dei giudici anche per Agostino Cascone, l’operaio di Fincantieri che il 5 giugno del 2016 ha accompagnato il capoclan all’interno dell’impresa. Cascone, incensurato, ha incassato 4 anni di reclusione per questa vicenda. Condanne che ricalcano, quasi totalmente, le richieste di pena del pubblico ministero dell’Antimafia che nella precedente udienza aveva invocato 6 anni e 8 mesi per D’Apice e 4 anni per Cascone.
Castellammare
22 maggio 2018
Posti di lavoro per il clan, stangata al boss D’Apice