Rompe il silenzio la famiglia di Gaetano Savarese, il perito finito in carcere con l’accusa di essere il complice di Luigi Cascone: l’uomo che il 4 dicembre del 2017 sfregiò Antonio Minetti all’interno dell’istituto Sturzo. Sua moglie, il papà Giuseppe e la figlia Anna parlano per la prima volta raccontando quei momenti e spiegando le ragioni dell’uomo.
«Mio padre è detenuto da sei mesi: tre richieste per la misura dei domiciliari sono state rigettate. Eppure anche dall’analisi dei video e delle telecamere di sorveglianza (che sono montate presso lo studio di Savarese), emerge ciò che mio padre ha sempre detto», le parole della figlia Anna. Secondo la famiglia di Savarese, quel maledetto 4 dicembre, Gaetano che ha uno studio professionale proprio affianco alla scuola, non è stato il complice di Cascone