Nuove ombre e inquietanti episodi rischiano di infiammare la campagna elettorale all’ombra del Vesuvio. A quindici giorni dalla chiamata alle urne, infatti, gli agenti del commissariato di polizia dovranno provare a dare un volto e un nome agli autori del doppio raid messo a segno in dodici ore tra corso Avezzana e via Litoranea: prima un assalto a colpi di uova alla sede della lista civica Cuore Torrese di corso Avezzana e poi un’aggressione a colpi di spranga contro l’auto di una segretaria politica dello stesso schieramento. Due ulteriori macchie di un’elezione già cominciata con il piede sbagliato, con l’affissione di una serie di manifesti anonimi – a firma di una sedicente Brigata Corallina – contro la candidatura a sindaco di Giovanni Palomba, leader della carovana del buongoverno formata da sette liste civiche. Stavolta, a finire nel mirino dei criminali del voto è stata la lista civica Cuore Torrese nata a sostegno dell’ex senatore Nello Formisano. La sede di corso Avezzana è stata raggiunta da una raffica di uova e pietre intorno alle 20 di mercoledì, come successivamente denunciato agli uomini in divisa guidati dal primo dirigente Davide Della Cioppa: fortunatamente non ci sono stati feriti – all’interno della sede non c’era nessuno – ma diversi danni provocati dalla sassaiola. Decisamente più grave, invece, l’episodio registrato a 12 ore di distanza in via Litoranea: un’addetta al comitato elettorale di Cuore Torrese sarebbe stata avvicinata e fermata da due motociclisti all’incrocio con via Crescenzo Mazza – all’altezza dell’isola ecologica – e vittima di un vero e proprio raid intimidatorio.
CRONACA, Torre del Greco
25 maggio 2018
Torre del Greco. La campagna del terrore: raid con uova e spranghe