Stuprata e picchiata da quattro minorenni. Trascinata con l’inganno in una stanza e poi violentata. Quello che doveva essere un innocente giro in motorino, s’è trasformato in un incubo che non si potrà mai più cancellare. Lei ha 12 anni, è di Gragnano ed è rimasta incinta. Il branco che le ha segnato la vita per sempre è formato da quattro ragazzi: due di 14 anni, uno di 15 e uno di 16, tutti di Castellammare e dello stesso rione.
La sequenza dell’orrore comincia in un normale pomeriggio di metà aprile, in villa comunale. La ragazzina, in compagnia di alcune amiche e cugine, sta facendo una passeggiata sul lungomare. Non è chiaro se conoscesse già uno dei suoi violentatori, ma sta di fatto che un giovanissimo l’avvicina e le propone di andare con lui sullo scooter. Le dice che alcune amiche e amici stanno insieme in un appartamento, a divertirsi, forse una festa. Lei si fida. Sale su quello scooter, non può sapere cosa l’aspetta. A 12 anni, non lo immagina nemmeno. Il ragazzo che l’ha fatta salire sul motorino guida veloce, si allontana in fretta dalla villa comunale e la porta in un appartamento lontano dal centro. Non c’è nessuna festa. Ci sono tre suoi amici che appena vedono la ragazzina le piombano addosso. La 12enne viene invitata a spogliarsi, ma si rifiuta. Poi viene costretta a farlo, con le minacce e con le botte. Il branco comincia ad approfittare di lei. La ragazzina è indifesa, ma gli stupratori non si fermano. Un incubo senza fine.