CRONACA
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Salvatore Dare
Si chiude con 3 assoluzioni perché il «fatto non sussiste» il processo, di primo grado, per la morte di Ciro D’Auria, l’uomo deceduto il 14 ottobre del 2010 a Scafati. E’ il verdetto firmato, nei giorni scorsi, dal giudice del tribunale di Torre Annunziata Federica De Maio a carico dei medici finiti alla sbarra con l’accusa di non essersi accorti che D’Auria avesse un femore rotto. Tutti assolti, a dispetto delle richieste di condanna del pubblico ministero, che aveva invocato pene per complessivi 3 anni e mezzo di reclusione.
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