Napoli – Imponevano il “pizzo” anche a due venditori al dettaglio di sigarette di contrabbando. Per ogni banchetto chiedevano una cifra fissa a settimana. Tra le vittime del racket c’era anche il titolare di un negozio di abbigliamento dal quale hanno ottenuto sia capi di abbigliamento che somme di denaro. Con queste accuse sei persone sono state arrestate oggi a Napoli da carabinieri e polizia. Quattro sono finte in carcere e due ai domiciliari in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Gli arrestati devono rispondere, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso e di estorsione. L’indagine che ha portato all’arresto delle sei persone fa seguito ad un precedente provvedimento cautelare eseguito nei mesi scorsi dalla Squadra mobile della questura di Napoli nei confronti di tre persone ritenute appartenenti al clan camorristico Pesce-Marfella, attivo nella zona occidentale della citta’ di Napoli. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori ai due contrabbandieri era stato estorto il denaro con la minaccia che se non avessero pagato non avrebbero potuto svolgere la loro attivita’ illecita.
CRONACA, NAPOLI
31 maggio 2018
Camorra: pizzo anche ai contrabbandieri, sei arresti a Napoli