Scafati – Sarastra, al via il processo per l’ex sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, la moglie Monica Paolino, consigliera regionale, il fratello Nello Aliberti, l’ex consigliere comunale Roberto Barchiesi, l’ex staffista Giovanni Cozzolino, l’esperto di politiche sociali Andrea Ridosso e l’ex vicepresidente Acse, Ciro Petrucci. Compariranno domani dinanzi ai giudici del primo collegio di Nocera Inferiore. L’inchiesta condotta dalla Procura Antimafia di Salerno (pubblico ministero Vincenzo Montemurro) vede gli imputati accusati di voto di scambio politico-mafioso. Lo scorso mese di aprile, il gup del Tribunale di Salerno, Emiliana Ascoli, accogliendo le richieste della Procura, aveva rinviato tutti a giudizio. Un nuovo capitolo della vicenda giudiziaria riguardante i presunti rapporti tra politica e malavita sul territorio di Scafati, nonché un passaggio importante nell’odissea dello stesso Pasquale Aliberti, l’ex primo cittadino di Scafati arrestato a gennaio, e la sua famiglia.
La moglie e consigliera regionale in quota FI, Monica Paolino, nella giornata di ieri, ha affidato a un post sulla sua pagina Facebook le sensazioni alla vigilia dell’inizio del processo: «Devi essere forte per chi ti vuole davvero bene – esordisce – Dopo 5 anni di indagini e a 2 anni quasi dalla misura cautelare preventiva, finalmente inizia il processo dove, soprattutto mio marito, che è stato sindaco vero, con il cuore e anima, sacrificando la famiglia e la propria attività professionale, potrà dimostrare di aver lavorato solo nell’interesse degli scafatesi, combattendo delinquenti e clan. Hai resistito mesi in una situazione di totale isolamento, prima in carcere e poi ai domiciliari fuori regione, da solo, lontano da me e dai nostri figli, lontano dalla famiglia. Adesso abbiamo il dovere di confidare nella giustizia, nelle testimonianze, ma soprattutto negli atti amministrativi che saremo in grado di produrre per sbugiardare la violenza delle bugie di chi le ha raccontate solo per salvare la propria credibilità e non solo. Grazie per la vicinanza a quella grande parte di città, a quegli amici veri, quelli che ritrovi o scopri per la prima volta, quelli che ci vogliono bene, che ci sono oggi vicino nel dolore e che sempre e in ogni istante, hanno riconosciuto, la passione e l’amore che Pasquale Aliberti ha dedicato senza riserve ad ognuno di loro. Sono sicura che, nonostante tutto vi porterà nel cuore, per la vita. Noi continuiamo a credere nella giustizia, pur nella sofferenza e con le lacrime agli occhi. Amore mio, adesso devi essere forte, un vero leone».