Era ricercato dalla polizia di mezz’Europa. Ma si nascondeva in un casolare protetto da 4 telecamere di sicurezza nel piccolo Comune di Trecase, a pochi passi dal covo del clan Gionta. Per passare inosservato aveva a disposizione anche alcune parrucche che, verosimilmente, usava per non essere riconosciuto in pubblico. E poi anche una pistola, un fucile e munizioni di vario calibro detenute illegalmente. A 2 anni dalla rocambolesca cattura dell’ultimo latitante dei Valentini di Torre Annunziata, Ciro Nappo, pluripregiudicato 45enne meglio noto con il soprannome di “cap’ ‘e auciell”, incassa l’ultima condanna. A firmare il verdetto definitivo per il ras della malavita di Fortapàsc sono i giudici della Cassazione (presidente Monica Boni). Cinque anni e quattro mesi di reclusione con l’accusa di detenzione di arma clandestina e l’aggravante delle finalità mafiose.
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