Ha riconosciuto quattro dei cinque ex dipendenti del Mar Hotel Alimuri di Meta arrestati con l’accusa di averla stuprata. Poi, cercando di ricordare ciò che avvenne nella notte tra il 6 e 7 ottobre 2016, si è lasciata andare e ha pianto. Capelli chiari, raccolti da una pinza, vestito blu, sguardo deciso, nascosta a giornalisti e curiosi grazie a un dispositivo di sicurezza che le ha consentito di entrare nell’aula da un ingresso secondario. Lei è Anna (nome di fantasia), la turista inglese di cinquant’anni che ieri mattina ha raggiunto il Tribunale di Torre Annunziata per raccontare la sua verità nel corso dell’incidente probatorio chiesto e ottenuto dalla Procura. Era sola, sostenuta soltanto dal suo avvocato, perché la figlia – presente due anni fa a Meta durante la vacanza diventata incubo – potrebbe essere sentita tra qualche mese, in qualità di teste, nel corso del possibile processo.
CRONACA, Penisola
10 luglio 2018
Turista inglese stuprata a Meta, la donna riconosce i cinque arrestati e piange in aula