L’orientamento del sindaco Giovanni Palomba sarebbe partire con soli sei assessori, in attesa degli sviluppi relativi all’inchiesta aperta dalla procura di Torre Annunziata in cui risulta indagato l’ingegnere Vincenzo Sannino, la prima scelta del mobiliere di via monsignore Felice Romano per la delega ai lavori pubblici. Ma l’idea di iniziare l’avventura a palazzo Baronale con una giunta «zoppa» non convince tutti gli alleati della carovana del buongoverno, perplessi davanti all’ipotesi di cominciare con lo stesso «problema» con cui si era chiusa l’esperienza di Ciro Borriello alla guida della quarta città della Campania. Dunque, al termine della riunione urgente convocata all’indomani dell’ennesima bufera politico-giudiziaria all’ombra del Vesuvio, non c’è stata l’attesa fumata bianca. E la coalizione uscita vincitrice dal ballottaggio del 24 giugno con il centrodestra targato Luigi Mele potrebbe arrivare al primo consiglio comunale – destinato a essere convocato tra il 25 luglio e il 27 luglio – senza esecutivo.
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