Una vita di sacrifici a bordo di un camion, migliaia di chilometri percorsi su un sedile scomodo mentre con una mano teneva il volante e con l’altra la leva del cambio. E’ stato tradito da una manovra di sganciamento che – molto probabilmente – anche altre volte aveva effettuato per caricare e scaricare merci da quel mezzo con cui aveva passato gran parte della sua vita. Avrebbe dovuto andare in pensione tra qualche mese Felice Nunziata, di 72 anni, morto ieri mattina nel piazzale di un’azienda di produzione di dolci di Striano. Lui, originario di San Gennaro Vesuviano e che nel piccolo comune napoletano s’era fatto conoscere ormai da tutti, lavorava per un’altra azienda che riforniva la ditta di Striano. Aveva portato presso lo stabilimento dell’Idav – tra le industrie dolciarie più famose dell’hinterland vesuviano – zucchero e frutta candita, materiale necessario per la lavorazione dei prodotti che poi finiscono sulle tavole e nei market di mezza Italia. Ieri quell’ultimo viaggio dal retrogusto amarissimo, l’uomo è rimasto schiacciato tra la motrice e il rimorchio del suo stesso tir. Morto sul colpo, sotto gli occhi increduli di alcuni operai che si trovavano nel piazzale dell’azienda di Striano. Hanno provato a tirarlo fuori da lì, ma non c’è stato nulla da fare.
CRONACA, Vesuviani
18 luglio 2018
San Gennaro Vesuviano/Striano. Schiacciato dal tir, l’uomo era prossimo al pensionamento