Lanciato in Francia, nel 2007, da Yves Riesel, da qualche settimana è disponibile anche in Italia, Qobuz (www.qobuz.com), un servizio di streaming musicale online di alta qualità, che offre un catalogo di oltre 40 milioni di brani. Oltre che agli appassionati di musica – di ogni genere – si rivolge in particolare a due tipologie di utenti: gli appassionati di musica classica, jazz e rock classico e, soprattutto, chi non scende a compromessi sulla qualità del suono e pretende il meglio per le sofisticate attrezzature di riproduzione che ha a disposizione. Infatti, il formato minimo adottato da Qobuz è il FLAC Open-source a 16Bit/44.1 kHz, simile alla qualità CD e ben superiore alle compressioni (MP3) adottate dai competitors, mentre oltre un milione di brani è in altissima definizione (24Bit/192 kHz).
Sviluppato da amanti della musica per amanti della musica, il catalogo viene aggiornato quotidianamente per riportare il passato in vita e scoprire novità musicali. Qobuz possiede i diritti sia per le major, che per le etichette indipendenti in tutto il mondo.
Gli abbonati a Qobuz possono utilizzare per l’ascolto una gamma completa di dispositivi e applicazioni, sia in viaggio che a casa. Tra questi PC, Mac e Windows, cellulari e tablet, iOS e Android.
È, inoltre, integrato nei più diffusi sistemi di connessione audio abilitati come ChromeCast, Sony, Naim, JBL, Harman Kardon, LG, B&O Play, Philips, Vizio, Pioneer, Onkyo, Grundig, Polk, Raumfeld, oltre che sui sistemi audio multisala come Sonos, Yamaha MusicCast, Bluesound, Devialet, Linn e Samsung. È supportato da brand high-end come Mark Levinson, Auralic, Aurender, Lumin, T+A, AVM, Burmester, Esoteric e Sim Audio. È compatibile con DTS Play-Fi e tutti i dispositivi connessi, come McIntosh, Sonus Faber, Paradigm, Phorus, Rotel, Thiel, Anthem, Arcam, Definitive technology, Klipsch, Martin Logan, Dish, e molti altri. Può essere utilizzato attraverso Bluetooth, Airplay e applicazioni come BubbleUPnP (Android), USB Audio Player Pro (Android), mConnect (iOS & Android), Audirvana (Mac), Kodi, ed Hercules Djuced.
Noi lo abbiamo provato con un Playbase della Sonos e possiamo dire che la differenza di qualità con altri servizi è chiaramente percepibile anche da un orecchio non particolarmente allenato.
Oltre lo streaming illimitato, è possibile il download con pagamento a consumo. A disposizione anche un insieme di funzioni, in alcuni casi uniche, come la possibilità di consultare i booklet dell’album digitale, così da avere un’esperienza musicale più profonda ed interattiva.
Qobuz produce contenuti editoriali esclusivi, tra cui centinaia di migliaia di recensioni di album, prefazioni sulla discografia degli artisti, ritratti biografici e immagini e video esclusivi. Questa linea editoriale, indipendente ed originale, rappresenta un plus unico rispetto ad altre soluzioni.
Qobuz si differenzia dal più popolare Spotify perché non fornisce accessi gratuiti, eccetto per un periodo di prova inziale di 30 giorni. Numerose le formule di abbonamento, si va dai 9,99 euro al mese (o 99,99 euro all’anno) della Premium ai 349,99 euro all’anno della Sublime+ con streaming Hi-Res senza limiti e download Hi-Res a prezzi speciali.
Gennaro Annunziata