Torre del Greco. Prima la querelle sulla firma del decreto di nomina da assessore, poi l’affondo sul titolo professionale. è Luisa Refuto – delegata alle politiche sociali della giunta targata Giovanni Palomba, indicata da Luigi Caldarola e Iolanda Mennella – il primo «bersaglio» di Luigi Mele, il candidato sindaco del centrodestra uscito sconfitto dal ballottaggio del 24 giugno. Sebbene in vacanza, l’ex fedelissimo di Ciro Borriello non si è fatto pregare per scagliare le prime bordate all’indirizzo della new entry di palazzo Baronale. Dopo l’affondo sulla firma sparita e comparsa dal decreto di nomina firmato il 23 luglio, il pupillo di Antonio Pentangelo e Armando Cesaro ha presentato un’interrogazione al presidente del consiglio comunale Felice Gaglione per fare piena luce sul «titolo professionale» di Luisa Refuto. Sì, perché al termine di una certosina ricerca all’interno dell’albo degli avvocati tenuto dal consiglio dell’ordine di Torre Annunziata il «super-ingegnere» finito in diverse occasioni sulla graticola per i disastri dei lavori di riqualificazione urbana effettuati con i fondi europei ha scoperto che il nome di Luisa Refuto risulta inserito nel registro dei praticanti abilitati. Insomma, la professionista di Torre Annunziata si sarebbe indebitamente presentata come «avvocato» anziché – come previsto dal codice deontologico forense – come «praticante avvocato». Un potenziale illecito disciplinare passato inosservato a Luisa Liguoro, consigliere comunale di maggioranza nonché consigliere dell’ordine degli avvocati, organo preposto alla vigilanza di tali infrazioni. L’interrogazione – pubblicata sul profilo Facebook di Luigi Mele – ha scatenato un’inevitabile bufera social. «Sono rimasta sorpresa da tale attacco, personale e non politico – la replica di Luisa Refuto -. All’ingegnere Luigi Mele sarebbe bastato controllare sul curriculum agli atti della segreteria generale per accertare come il titolo professionale indicato sia praticante avvocato. D’altronde, non credo sia stata nominata in base alla mia laurea. Al consigliere comunale d’opposizione suggerirei di presentare interrogazioni costruttive sotto il profilo politico in modo da offrire un concreto contributo alla città». Secca, invece, la replica del sindaco: «Si tratta di un vile attacco personale – le parole di Giovanni Paolomba -. Non credo si tratti del modo migliore di fare opposizione, spero sia stata un’iniziativa dettata solo dalle eccessive temperature di questi giorni».
politica, Torre del Greco
12 agosto 2018
Torre del Greco, Mele attacca l’assessore Refuto: «Non è avvocato, solo praticante»