Napoli – Per farsi consegnare cinque euro per il parcheggio hanno minacciato un giovane in sella a uno scooter che, temendo possibili danni al mezzo, ha prima pagato e poi chiamato la Polizia. É successo ieri sera, a Napoli, nei pressi dei locali di Coroglio, dove la sezione Falchi della Squadra Mobile della Questura ha arrestato, con l’accusa di estorsione aggravata, tre parcheggiatori abusivi. Si tratta di Massimo Barone, 47 anni, Antonio Rigillo, 47 anni e Gianluca Esposito 31 anni, i quali sono stati trovati in possesso di 154 euro ritenuti provento dell’attività illecita che svolgevano nella zona. I tre erano anche in possesso di armi da taglio. “Aiutateci ad aiutarvi”: questo lo slogan con il quale la Questura di Napoli invita i cittadini a denunciare i soprusi. Barone, Rigillo ed Esposito sono stati chiusi nel carcere napoletano di Poggioreale.
Borrelli: delinquenti, non poveracci
“L’arresto dei parcheggiatori abusivi che, a Posillipo, avevano minacciato di buttare giù la moto se il proprietario non gli avesse dato almeno 5 euro non è altro che l’ennesima conferma della violenza con cui operano queste persone, soprattutto in zone, come quelle di Posillipo, Bagnoli e Fuorigrotta dove il controllo della camorra è pressoché totale, come denunciamo da tempo”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che, da tempo, sta portando avanti una battaglia contro i parcheggiatori abusivi nel napoletano anche con la pagina facebook ‘Io odio i parcheggiatori abusivi’ creata insieme al consigliere comunale Marco Gaudini. “Anche il fatto che, oltre ai soldi, gli abbiano trovato addosso anche un coltello e altri strumenti che avrebbero potuto essere usati per danneggiare auto e moto conferma che non sono poveracci che cercano di aiutare automobilisti e motociclisti in cambio di qualche soldo da portare a casa, ma estorsori come quelli che vanno a chiedere il pizzo ai commercianti” ha aggiunto Borrelli ricordando: “nei recenti incontri avuti con Questore, Prefetto e Comandante della Guardia di finanza ho ribadito la necessità di non sottovalutare il fenomeno perché ormai la camorra, che ha fiutato l’affare, controlla gran parte dei parcheggiatori abusivi e, nei fatti, ha creato le piazze di parcheggio che, in alcuni casi, portano gli stessi soldi delle piazze di spaccio”. “Per questo ho chiesto al Comandante della Guardia di finanza di avviare controlli sui patrimoni accumulati da alcuni parcheggiatori che sono talmente sostanziosi che hanno deciso di investire in immobili in località marine, soprattutto in Calabria, o in negozi a Posillipo e al Vomero” ha aggiunto Borrelli che, mercoledì scorso, ha promosso “una raccolta straordinaria di firme a sostegno della petizione che chiede il carcere per i parcheggiatori abusivi che ha ormai raggiunto e superato le 8.000 firme. A chi ha firmato, tra l’altro, è stato anche consegnato un adesivo in cui si ribadisce ‘Io non ti pago’ per chiarire subito da che parte si sta in questa battaglia di legalità”.