CRONACA
Iervolino: “Cavani? Se vuole casa ad Amalfi l’avrà”
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A Striano apre uno sportello contro il bullismo
Andrea Ripa
A 18 anni era un semplice guappo. Uno dei tanti ragazzini cresciuti nei vicoli della miseria dove il sole non arriva mai. A 20 era seduto al tavolo con alcuni dei più potenti boss della camorra napoletana. Qualche anno dopo il suo volto da scugnizzo era nascosto da un passamontagna nero. Nelle mani guanti scuri e una calibro 9. «Vai e ammazzali tutti», l’ordine del boss che lo aveva “battezzato” camorrista con una stretta di mano nel cortile del carcere. Il piombo della sua pistola scriverà alcune delle pagine più nere della storia criminale di Castellammare di Stabia.
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