«Era un momento difficile. E, come un pollo, sono caduto nel tranello. Pensavo fosse un gioco e invece mi sono ritrovato avvolto in un incubo. Spero che il mio caso possa rappresentare un campanello d’allarme per tutti. Sono sposato, ma mia moglie dice di volermi lasciare e non so come fare per andare avanti». Paolo (nome di fantasia per tutelare la privacy) ha una cinquantina d’anni. E’ un commerciante della penisola sorrentina che, da tempo, porta avanti la sua attività facendo grossi sacrifici. Talvolta va in giro per l’Italia per trasportare la sua merce e dà lavoro a decine di dipendenti. «Quindi tanto stress» precisa subito. Un anno fa, è finito nella rete dei fake di Facebook: dopo alcune conversazioni in chat, credendo di parlare con una ragazza, ha ceduto alle lusinghe e si è lasciato andare. Dialoghi osé, atteggiamenti intimi, la voglia di incontrarsi. Poi il tradizionale ricatto, «paga o pubblico tutto», con la minaccia di diffondere il video a mezzo social.
+++ Leggi l’articolo completo su Metropolis in edicola o sulla versione digitale http://metropolis.ita.newsmemory.com/