«E’ di inaudita gravità la decisione di inserire il taglio dei contributi all’editoria nello schema della legge di bilancio”. Lo scrivono in una nota la Federazione nazione della stampa italiana e il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, commentando l’annuncio del sottosegretario Vito Crimi. “La volontà di procedere unilateralmente, senza neanche il confronto preventivo con le parti sociali, dimostra che non si tratta di una decisione politica, ma di un atto di ritorsione contro l’informazione e i giornalisti. Non potendo colpire i grandi giornali – sostengono #Fnsi e #Cnog – il sottosegretario si accanisce contro giornali che sono il punto di riferimento per intere comunità locali e contro piccole cooperative di giornalisti. Il disegno è quello di impedire ai cittadini di conoscere per provare a manipolarne orientamenti e consensi attraverso le piattaforme digitali”. “E’ un modello inaccettabile perché punta a indebolire la democrazia e che come effetto immediato – continua la nota – avrà quello di privare dell’informazione intere comunità e distruggere qualche migliaio di posti di lavoro, compreso l’indotto. Un epilogo disastroso frutto di una chiara avversione all’informazione da parte di chi, come il sottosegretario Crimi, nulla ha fatto fino ad oggi, al di là delle parole, per combattere il precariato nel mondo dell’informazione”, concludono Federazione e Ordine.
CRONACA
27 ottobre 2018
Fnsi e Ordine condannano Crimi «Ritorsione contro la stampa libera»