Avrebbe dovuto riabbracciare il suo papà, stringerlo forte da fargli mancare il fiato e lasciarlo con un “ci vediamo presto”. Col suo zaino in spalla, pesante come un macigno tra libri e giochi, sarebbe dovuto risalire su quell’aereo che lo avrebbe riportato a Pompei dopo una breve vacanza ad Algeri, in Algeria. Non è andata così per Pasquale Manzo, 14 anni appena, che soltanto pochi giorni fa aveva confessato con entusiasmo di quel viaggio agli amici di classe. Un destino crudele lo ha strappato all’amore della sua famiglia in una settimana nella quale Pompei ha perso due suoi figli a pochi giorni l’uno dall’altro. Dopo l’addio a Davide Natale, lo studente di Ingegneria Meccanica che in via Nolana amavano tutti, morto schiacciato da un pino all’esterno dell’Università di Napoli, un altro giovane della città mariana è volato via troppo in fretta. Era della zona del Parco Maria, figlio di una famiglia stimata e rispettata, molto nota in città nonostante la riservatezza che era il loro modo di vivere. Pasquale era il nipote del vicesindaco di Pompei, Carmine Massaro, figlio della sorella alla quale è legatissimo.
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