NAPOLI – Sono diverse migliaia i manifestanti che a Napoli stanno prendendo parte ai due cortei, partiti rispettivamente da piazza Garibaldi e da piazza del Gesù, per chiedere più investimenti per l’istruzione. Il corteo degli studenti e dei centri sociali partito da piazza Garibaldi, è già giunto davanti all’ ingresso dell’Università Federico II della città, dov’è in corso un convegno a cui partecipa il ministro per il Sud, Barbara Lezzi. Le porte d’ingresso dell’Ateneo, che sono state chiuse, sono presidiate da agenti dei Reparti Mobili che indossano il casco. Sistemato sulle scale un striscione su cui c’è scritto “Governo del manganello. Stop repressione violenza di Stato” e i ragazzi, in segno di protesta, hanno le mani dipinte di rosso, colore del sangue. Si attende l’arrivo dell’altro corteo, partito da piazza del Gesù. Lungo il percorso sono stati gridati slogan e accesi dei fumogeni. Durante le bonifiche la Polizia ha trovato, in piazza Garibaldi, alcune buste colme di pietre. I cortei sono tenuti sotto controllo dai reparti mobili della Ps. Fumogeni sono stati accesi dagli studenti arrivati in piazza Borsa. Il corteo ha ricordato l’episodio di ieri in cui, in occasione della visita del ministro Salvini, un ragazzo che manifestava nella Galleria Umberto è stato colpito da un manganello da un rappresentante delle forze dell’ordine. “Non ci fate paura – ha detto uno studente, parlando al megafono – noi continueremo a manifestare contro la violenza, la repressione e il razzismo”.
CRONACA
16 novembre 2018
Scuola: a Napoli due cortei, in migliaia per reclamare fondi. Chiuse porte Ateneo dove c’è ministro