Torre del Greco. Potrebbe arrivare in giornata l’attesa svolta sul fronte rifiuti a Torre del Greco: entro mezzogiorno, infatti, sono attese a palazzo Baronale le risposte delle 12 ditte invitate dal Comune per subentrare con effetto immediato – in forza all’articolo 191 del testo unico dell’ambiente a cui si è aggrappato il sindaco Giovanni Palomba – al consorzio Gema, il colosso di Pagani già destinato a lasciare il cantiere di Torre del Greco dopo la revoca firmata a inizio ottobre.
In caso di risposta positiva all’appello lanciato dal leader della carovana del buongoverno per provare a uscire dalla crisi Nu, già in settimana comincerebbe il nuovo corso. Magari, in deroga – come previsto proprio dall’articolo 191 del testo unico dell’ambiente – ai vincoli imposti dal piano industriale approvato dalla passata amministrazione comunale targata Ciro Borriello.
Non a caso, in mattinata è fissato un summit tra tutti gli alleati per valutare le eventuali risposte agli inviti spediti venerdì per posta elettronica certificata – in tutto a dodici ditte delle province di Napoli, Avellino e Benevento – e scegliere i possibili correttivi all’attuale sistema di raccolta in attesa del nuovo piano industriale preparato dal professore Antonino Di Palma e destinato a essere presentato agli alleati il prossimo 25 novembre.
Insomma, l’andamento lento tenuto fino a oggi da Giovanni Palomba & company dovrebbe – il condizionale resta d’obbligo – lasciare il posto a una decisa accelerata per provare a tamponare le criticità fino alla prossima gara d’appalto.