NAPOLI – Tredici cittadini nigeriani – richiedenti asilo ospiti di centri di accoglienza del Potentino – sono stati arrestati stamani dai Carabinieri perché ritenuti responsabili di aver organizzato una “frenetica attività di spaccio” di eroina, hascisc e marijuana – acquistate a Napoli – nel centro storico di Potenza. I Carabinieri hanno eseguito anche otto divieti di dimora nel capoluogo lucano, a carico di persone sia italiane sia nigeriane. All’operazione, denominata “Level”, hanno partecipato 120 Carabinieri e un elicottero del Nucleo di Pontecagnano-Faiano dell’Arma. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza, sono cominciate nell’ottobre del 2017. I carabinieri hanno stabilito che al vertice del clan vi era un cittadino nigeriano, Samuel Dumkwu, che, grazie alla sua “posizione di supremazia”, assicurava “un continuo rifornimento di sostanza stupefacente alla piazza di spaccio di Potenza”, dove poi la droga veniva venduta: secondo l’accusa, ha agito con “criteri tipicamente imprenditoriali”, rilevabili dalla “precisa ripartizione dei compiti affidati ai suoi connazionali”. La droga veniva comprata a Napoli e ciò ha confermato l'”allarmante sinergia fra criminalità straniera e quella operante nell’area partenopea“. Lo spaccio avveniva nel centro storico di Potenza, che il clan controllava in modo “monopolistico” Salvini, con mio dl espulsione per nigeriani arrestati “Sedici nigeriani richiedenti asilo sono stati arrestati per ‘associazione finalizzata al traffico di stupefacenti’ tra Caserta e Napoli. Grazie al mio Decreto scatta la tolleranza zero: se non hanno diritto alla protezione, via subito dall’Italia! Accogliamo chi scappa dalla guerra, ma cacciamo chi vuole portare la guerra in casa nostra. La pacchia è finita”. Lo dice il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
CRONACA
27 novembre 2018
Droga: “frenetico spaccio” a Potenza, 13 nigeriani arrestati. “Allarmante sinergia” con la camorra