Torre del Greco. «Il Natale quando arriva, arriva», recitava a fine anni Novanta lo spot di una nota marca di panettoni. Uno spot interpretato da Renato Pozzetto, a cui – evidentemente – si deve essere ispirato il sindaco Giovanni Palomba: «Il Natale quando arriva, arriva», rispose il leader della carovana del buongoverno a qualche assessore già a fine agosto preoccupato per la mancata programmazione delle iniziative per le feste. Così, all’ombra del Vesuvio, ora il Natale rischia di arrivare in ritardo. Mentre in città già brillano i selfie box installati a proprie spese dai commercianti del centro storico, le luminarie del Comune e il cartellone di eventi di fine anno restano un miraggio.
Il progetto flop per le luci
A dispetto delle luminarie già acquistate dall’amministrazione comunale targata Ciro Borriello, i nuovi inquilini di palazzo Baronale avevano stanziato circa 100.000 euro per illuminare a giorno Torre del Greco durante le festività natalizie. Ma la manifestazione d’interesse del Comune è stata promossa – complici le solite beghe all’interno della maggioranza, sempre minimizzate dal primo cittadino – in netto ritardo rispetto ai tempi canonici, quando tutte le ditte del settore erano già «impegnate» in varie città della Campania. Così alla gara per le luci si è presentata solo la ditta Cesarano, peraltro con un progetto capace di suscitare qualche dubbio e perplessità. Ma, vista la mancanza di alternative, l’appalto è stato regolarmente assegnato e – salvo colpi di scena – a breve potrebbe cominciare il montaggio delle luci.
I selfie-box del centro storico
Se l’amministrazione comunale non brilla sotto il profilo dell’organizzazione, apprezzamenti e consensi hanno riscosso i selfie-box finanziati dai commercianti del centro storico per «accendere» la corsa allo shopping. Le installazioni luminose – inaugurate durante lo scorso week end – hanno attirato centinaia di cittadini, pronti a scattare foto e a cominciare a respirare un minimo di aria natalizia. Aria natalizia praticamente sconosciuta in Litoranea, dove – puntuale come ogni anno – esplode la rabbia di commercianti e abitanti del rione: «I consiglieri comunali del territorio avevano assicurato una grande attenzione alle periferie – la protesta proveniente dal lungomare – ma fino a oggi siano stati abbandonati proprio come succedeva in passato».