Tra le macchine fotografiche ad ottiche intercambiabili, le mirrorless (prive di specchio), grazie a dimensioni e peso contenuti, ma a prestazioni, in termini di qualità delle immagini e velocità di scatto, paragonabili a quelle delle reflex, stanno conquistando quote di mercato sempre più importanti. Appartenente alla famiglia EOS M di Canon, la M6, erede della M3, integra le più recenti tecnologie del produttore nipponico, come il sensore APS-C da 24,2 megapixel, autofocus Dual pixel e processore d’immagine DIGIC 7.
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Disponibile con finiture silver o black, ha una solida struttura in metallo e plastica con un design classico di grande appeal sui fotoamatori. È assemblata in modo perfetto ed ha comandi finemente lavorati che aumentano la qualità percepita del prodotto. Le sue dimensioni (112x68x44.5 mm) la rendono maneggevole ed ideale da portare al seguito per l’impiego quotidiano e la fotografia di viaggio. Da un punto di vista ergonomico, il peso non trascurabile (390 grammi) è comunque ben distribuito e bilanciato. Grazie al rivestimento gommoso, davanti e sul retro, l’impugnatura è comoda e sicura.
Sulla parte superiore del corpo macchina sono presenti, oltre l’interruttore on/off, due ghiere in alluminio fresato con profilo zigrinato, una per la compensazione per l’esposizione (± 3 EV), l’altra per selezionare la modalità di scatto. Sono affiancate dal pulsante di scatto, circondato da un’altra ghiera di controllo e da un piccolo pulsante M-Fn personalizzabile.
Sono presenti inoltre il microfono integrato, il flash a scomparsa, dotato di una resistente cerniera in metallo, inclinabile all’indietro così da utilizzarlo come luce di rimbalzo ed una slitta per il montaggio a caldo di accessori opzionali come il mirino elettronico (EVF-DC1 o EVF-DC2).
Sulla parte inferiore, l’attacco per il treppiede e lo sportello del vano che alloggia la batteria al litio (garantisce un’autonomia di circa 300 scatti) e la scheda di memoria (SD, SDHC, SDXC).
Lateralmente, ai due lati, gli attacchi per la cinghia in dotazione, a destra, l’uscita HDMI e il pulsante Wi-Fi, a sinistra, il pulsante di attivazione del flash, l’ingresso per un microfono esterno e una porta USB Micro per il collegamento ad un PC.
Se frontalmente sono presenti solo una spia luminosa e l’innesto a baionetta per l’obiettivo con il relativo pulsante di sblocco, il layout della faccia posteriore vede la presenza di 6 piccoli tasti (REC video, Info, Menù, Play, Blocco AE e selezione cornice AF), di un Pad a 4 vie con ghiera e di un display TFT da 3″ (rapporto 3:2 con risoluzione 1.040.000 pixel), inclinabile di 180 gradi verso l’alto e di 45 gradi verso il basso. Si tratta di un LCD ClearView con touchscreen capacitivo, che offre una buona riproduzione dei colori ed elevati angoli di visione, e consente di interagire facilmente con le dita per effettuare impostazioni di scatto, messa a fuoco e riproduzione. Pulsanti, ghiere e pad, disposti in modo ordinato ed accessibili facilmente con la mano destra, insieme al touchscreen, consentono un completo controllo della fotocamera. Il menù della EOS M6 è reattivo e veloce ed è diviso in sezione, ognuna delle quali è identificata da un colore per semplificare la ricerca.
Il processore può fare fa la differenza non solo in un computer o in uno smartphone, ma anche in una fotocamera digitale. Il DIGIC 7, scelto da Canon per la EOS M6, offre una elevata potenza di elaborazione garantendo immagini dai colori brillanti e ricche di dettagli. In combinazione con il sensore CMOS da 24,2 MP e l’autofocus Dual pixel garantisce la qualità e la velocità tipiche di una reflex. EOS M6 riesce, infatti, a scattare una raffica di 7 fotogrammi al secondo, che diventano 9 se viene disattivato l’autofocus. A proposito di autofocus, con Face + Tracking, tracking di volti e del soggetto mediante riconoscimento automatico o selezione manuale tramite touch screen. Se non viene riconosciuto alcun volto nell’inquadratura, selezione automatica su 49 punti AF. Con Smooth Zone AF, scelta manuale della zona e selezione automatica su 9 punti AF nella zona selezionata, con 1-point AF: selezione manuale mediante touch screen/pulsanti. Le prestazioni della messa a fuoco sono generalmente soddisfacenti. In buone condizioni di luce, la EOS M6, pur non essendo rapida come alcune rivali, è in grado di mettere a fuoco i soggetti in tempo utile, soprattutto se sono soggetti statici.
La stabilizzazione d’immagine a cinque assi consente di girare video Full HD 60p perfettamente stabili anche quando si è in movimento, con prestazioni ulteriormente migliorabili utilizzando obiettivi Dynamic IS, come l’EF-M 15-45mm f/3.5-6.3 IS STM, che ci è stato fornito per la prova. Da segnalare che, oltre gli EF-M, tramite adattatore EF-EOS M, si possono montare anche obiettivi EF ed EF-S compatibili.
Nelle giuste condizioni di illuminazione, la Canon EOS M6 è in grado di offrire risultati più che soddisfacenti, con una riproduzione dei colori perfetta e tonalità della pelle eccellenti. Se il cielo è coperto, è preferibile utilizzare l’impostazione di bilanciamento del bianco su “Nuvoloso” per aggiungere un po’ più di colore e “calore” all’immagine. È possibile estendere la gamma dinamica registrata dalla fotocamera, usando l’opzione Auto Lighting Optimizer (ALO). In condizioni di scarsa illuminazione, la fotocamera può andare in difficoltà, con immagini con un po’ di rumore. L’esposizione è affidabile e raramente abbiamo usato la compensazione.
Grazie al Wi-Fi integrato, all’app Camera Connect e a NFC, è possibile condividere le immagini facilmente e in modo veloce con un telefono. Il collegamento tra EOS M6 e smartphone può essere stabilito anche via Bluetooth e così scattare in remoto. È possibile, inoltre, trasferire le informazioni sulla posizione dal telefono alla fotocamera così che le foto siano georeferenziate.
Nello store online della Canon, la EOS M6 è attualmente in vendita a 710,99 euro nella versione solo corpo, 836,99 euro con obiettivo EF-M 15-45mm IS-STM.
Gennaro Annunziata