CASTELLAMMARE DI STABIA – Cosi’ devono morire i pentiti, abbruciati”: e’ la scritta comparsa su uno striscione accanto a un falo’ – dove e’ stato bruciato anche un manichino -la scorsa notte in un rione di Castellammare di Stabia considerato roccaforte del clan D’Alessandro, decapitato di recente con l’arresto dei reggenti. A mezzanotte e’ stato dato fuoco alla catasta di legna, al fantoccio e allo striscione. Il macabro “spettacolo” e’ stato applaudito da una piccola folla di persone. L’episodio è avvenuto nel quartiere Aranciata Faito. In contemporanea al falò è partita una batteria di fuochi d’artificio udibili anche dai quartieri circostanti. Il rione è considerato una vera e propria centrale dello spaccio di droga e uno dei ‘santuari’ del malaffare dell’area stabiese. Altri falò, contravvenendo al divieto di accendere fuochi contenuto in una ordinanza del sindaco, sono stati allestiti e incendiati in altri quartieri ad alta densità criminale di Castellammare di Stabia. Durante la scorsa settimana l’Antimafia ha effettuato molti arresti “eccellenti”, pregiudicati e imprenditori denunciati dai collaboratori di giustizia.
Borrelli: la criminalità sfida allo Stato
“Le immagini del falò della camorra a Castellammare, nel rione Savorito, sono un insulto alle vittime innocenti dei clan, allo Stato e alle Istituzioni tutte, alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine e a tutte le persone oneste di quella città”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. “Siamo al paradosso – prosegue Borrelli. La camorra viene addirittura enfatizzata nel corso di una festa tradizionale religiosa comequella dell’Immacolata. Nonostante il divieto del Comune sonostati accesi in diversi quartieri i cosiddetti “fucaracchi”. Su quello del rione Savorito campeggiava uno striscione enorme con la scritta “così devono morire i pentiti, abbruciati”. Un episodio inquietante, una vera e propria sfida allo Stato. Spero che le forze dell’ordine e la magistratura vadano a bussare al più presto alla porta degli autori di questo gesto vomitevole. E’ inaccettabile che la camorra possa consentirsi comportamenti sempre più arroganti e violenti anche in manifestazioni pubbliche. Lo Stato faccia sentire la sua presenza in questi rioni”.