Fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile trovare in commercio una stampante 3D a meno di 2000 euro. Ultimamente le cose però stanno cambiando e nel mercato consumer sono in costante crescita le periferiche sotto i 500 euro. A scendere sotto i 200 euro è Monoprice, l’azienda statunitense che dal 2002 produce elettronica di consumo vendendo on line direttamente all’utente finale così da abbassare drasticamente i prezzi pur mantenendo alta la qualità. Acquistabile su Amazon a 190 euro, la MP Mini Delta è forse la stampante 3D professionale più economica in circolazione. Nonostante il suo incredibile prezzo, vanta funzionalità di categoria superiore. Basti pensare al fatto che ha una risoluzione dello strato fino a 50 micron e consente di stampare da computer (Windows o Mac OS X) collegato tramite Wi-Fi o USB, oppure offline inserendo una scheda microSD in un apposito slot.
La confezione di vendita è in cartone riciclabile, un imballaggio protettivo durante il viaggio e semplice da aprire. All’interno, oltre la stampante, sono presenti un supporto per il filamento, un raschietto di plastica, un cavo USB, 3 chiavi esagonali, una scheda microSD, l’alimentatore e il cavo di alimentazione CA. Manuale e istruzioni rapide per l’avvio, entrambi in italiano, sono da scaricare dal sito del produttore.
A differenza di molti modelli concorrenti, la MP Mini Delta è già assemblata, pronta per l’uso appena fuori dalla scatola. La sua struttura (43 x 36 x 27 cm) è in robusto acciaio con telaio in alluminio anodizzato nero ed un comodo manico per il trasporto posto in cima. L’area di stampa di soli 110 millimetri di diametro e 120 millimetri di altezza, pone ovvi limiti alle dimensioni degli oggetti che si possono creare, non a caso nel nome della stampante c`è il Mini.
Il Delta è invece riferito alla particolare configurazione che vede la testina di stampa sostenuta da tre bracci ognuno dei quali è collegato ad una cinghia di trasmissione azionata da un motore. La calibrazione è automatica per cui non ci si deve preoccupare del livellamento del letto di stampa. Quest’ultimo si riscalda tra i 50 e 100°C, mentre l’ugello estrusore tra i 180-260 °C, il che consente di utilizzare filamenti di qualsiasi produttore sia in ABS che biodegradabili in PLA.
È presente anche uno schermo LCD a colori affiancato da tre pulsanti fisici (su, giù e seleziona) per spostarsi tra i diversi sottomenu di gestione della stampante. La velocità di stampa può arrivare fino a 150 mm/sec.
Non eccessivamente complicata la procedura di configurazione iniziale con il caricamento del filamento della bobina che si appende ad un gancio sul retro del corpo della stampante. Per connetterla alla rete Wi-Fi bisogna utilizzare un’app mobile gratuita (disponibile per iOS e Android), che consente di inserire i parametri direttamente sulla stampante.
La stampa di prova, un gattino, l’abbiamo effettuata, durante il nostro test, con il file .GCODE presente sulla microSD in dotazione. Per creare altri file .GCODE, sempre sulla microSD, sono presenti due software open source, Cura e Repetier-Host, che vanno installati su PC e configurati inserendo le caratteristiche specifiche della nostra stampante (la procedura è spiegata in modo dettagliato nel manuale). A partire da un modello (file .STL o .OBJ) creato, dai più bravi, con un software di modellazione 3D, oppure scaricato da siti come Thingiverse o Myminifactory, si possono generare file .GCODE da inviare alla stampante.
Cura e Repetier-Host effettuano, infatti, l’operazione di slicing, durante cui l’oggetto, in formato .STL o .OBJ, viene virtualmente tagliato a “fette”, che vengono poi inviate, una per volta, alla stampante, che, con metodologia additiva, deposita materiale e crea una “fetta” sull’altra fino alla realizzazione dell’intero pezzo.
La qualità di stampa non è paragonabile a quella delle costose stampanti di fascia alta ma quanto abbiamo ottenuto nel corso della nostra prova è stato più che soddisfacente. Le superfici ottenute sono abbastanza lisce e la stratificazione è poco visibile. Qualche filamento di materiale sospeso è facilmente eliminabile con una piccola lima, facendo un po’ di pulizia post stampa.
Durante le operazioni di stampa, che a volte possono durare svariate ore, bisogna convivere con una notevole rumorosità dovuta ai tre motori ed alla ventola che raffredda l’elettronica nella base della stampante.
Per rispondere ai piccoli o grandi dubbi di chi si avvicina alla stampa 3D, Monoprice mette a disposizione, sia prima che dopo la vendita, un team di tecnici esperti. Se non bastasse, oltre ai tanti forum e alle community sull’argomento, c’è da segnalare che un gruppo di utenti ha creato un Wiki (purtroppo solo in inglese) con tantissimi consigli utili per utilizzare questa stampante.
Gennaro Annunziata