Una doppia storia di buona sanità, di medici costretti ai salti mortali per provare a salvare due vite in bilico e i sorrisi di due famiglie, consapevoli di poter abbracciare quei cari che hanno rischiato di non tornare più a casa. Il miracolo di Natale arriva dalle corsie di quell’ospedale al centro delle polemiche negli ultimi mesi, segno che nonostante le tante criticità, si continua a lavorare. A salvare vite. Come capitato la scorsa notte, quando l’equipe del reparto di chirurgia – guidata dal dottor Antonio Agostino Ambrosio di San Giuseppe Vesuviano – è stata costretta a rimboccare il camice per salvare due vite in bilico. Le storie di P.G., 30 anni di Avellino, e quelle di V.D.A., 53 anni di Angri, si intrecciano in un groviglio di bisturi e garze per tamponare le emorragie, di corse da una sala operatoria all’altra, di speranze di due famiglie che hanno rischiato di non vedere più rientrare i propri cari. Il primo caso è quello della 30enne di Avellino, arrivata al pronto soccorso intorno alle 21 con un trauma addominale, la frattura della milza e una lussazione all’anca destra in seguito a un terribile incidente stradale sull’asse mediano. Il trasferimento immediato nella sala operatoria del reparto di chirurgia vede impegnati i medici Santella, Lombardi e Coppla. Ma non appena cominciano a operare dal pronto soccorso arriva un’altra chiamata, c’è un uomo di 53 anni, anche lui rischia la vita e anche lui è vittima di un incidente stradale. Vive ad Angri e s’è schiantato a Palma Campania con la sua auto. Ha una frattura alla milza. Va operato d’urgenza, ma la sala operatoria di chirurgia è già impegnate e ci sono tre medici a lavoro che sono a lavoro. Si decide di richiamare i medici a riposo per operare d’urgenza anche l’altro ferito, i medici Sommese e il dottor Lombardi, staccatosi dall’altra operazione, si mettono all’opera. Il risultato è di due vite sale, un miracolo di Natale in un ospedale che ogni giorno riceve centinaia di richieste d’aiuto. Due operazioni chirurgiche in contemporanea, due interventi riusciti ad hoc da parte di un’esperta squadra di medici. «L’equipe chirurgica dell’ospedale di Nola ha affrontato in contemporanea due interventi per trauma della milza molto delicati. Questa è la dimostrazione che quando sia ama la propria professione, quando è necessario, si corre in ospedale. – spiega il primario del reparto Antonio Agostino Ambrosio – Voglio ringraziare tutti i miei collaboratori. Spesso ci descrivono male, ma questo ospedale sa regalare anche storie di buona sanità».
CRONACA, Vesuviani
22 dicembre 2018
Rischiano la vita per un incidente, salvati dai medici dell’ospedale di Nola