“Amava il calcio, ma non ne parlavamo molto perche’ io tifo Juventus e lui tifava Inter, non so cosa dire, era un ragazzo solare”. Sono le parole di uno zio di Daniele Belardinelli, l’ultras trentacinquenne, morto travolto da un suv nella zona dove ieri sono andati in scena scontri fra tifosi nerazzurri e napoletani. Belardinelli, sottoposto a Daspo nel 2007, a quanto emerso abitava nella zona di Morazzone, in provincia di Varese. “Ci incontravamo ogni tanto perche’ tutti e due lavoravamo nell’edilizia – ha proseguito lo zio – non so cosa sia successo, ho saputo la notizia dal telegiornale”. Belardinelli, si legge su siti svizzeri, era socio di una ditta di pavimentisti e piastrellisti con sede nel Canton Ticino. Campione di arti marziali, Belardinelli era un atleta della ‘Fight Academy’ di Morazzone, con cui tre anni fa aveva vinto diverse gare a Cremona.
SPORT
27 dicembre 2018
Il tifoso dell’Inter morto aveva avuto il Daspo. Lo zio: «Ragazzo solare, amava il calcio»