NAPOLI – “Il bilancio del girone d’andata è positivo, abbiamo fatto il nostro dovere. Niente di eccezionale, ma un cammino in linea con le qualità della squadra. Penso che si possa e si debba fare meglio”. Carlo Ancelotti dà sostanzialmente una sufficienza al suo Napoli al termine del girone d’andata che si chiude con una vittoria stentata contro il Bologna e con nove punti di ritardo dalla Juventus. Il tecnico azzurro sprona la squadra: “Ci prendiamo il buono di questa prima metà – dice – ma nella seconda parte si deve dare di più”. E di più si doveva dare anche oggi, precisa il tecnico: “La gara di oggi non è stata brillante, l’abbiamo vinta con il carattere. E’ un momento così, dopo tanti impegni e prima della pausa. E’ anche normale un calo, è generale in serie A, non si vede un grande calcio in questo momento. Gli obiettivi di fine stagione? Sono tutti lontani. Forse per la Juve l’obiettivo è più vicino ma dobbiamo guardare davanti a noi perché siamo più vicini al primo che al quinto posto. Poi iniziano altre due competizioni e saremo competitivi”. Il discorso si sposta ovviamente su Koulibaly: “C’è stata un po’ di confusione dopo Milano: noi non abbiamo mai chiesto la sospensione, ma tre volte un’interruzione temporanea. L’Uefa ha ribadito che siamo nel giusto mi sorprende che presidente federale e il presidente degli arbitri non siano d’accordo. Spero non succeda più altrimenti ci fermeremo sul campo. Le parole di Allegri? Io dico la mia, loro dicono la loro. Siamo nel giusto, si doveva interrompere”. Ultimo riferimento all’abbraccio del San Paolo a Koulbaly che era in tribuna: “50mila persone che lo incitano sono uno spettacolo, c’è un bel feeling con tutta la città. Kalidou è molto amato, ha avuto messaggi da tanti sportivi ed è un segnale che non è così difficile migliorare le cose”. Filippo Inzaghi non può che esprimere “rammarico – dice – perché abbiamo fatto una gara incredibile ma abbiamo perso e questo è il brutto del calcio. Venire a Napoli, fare lo stesso possesso del Napoli, recuperare due volte lo svantaggio contro una squadra piena di giocatori che decidono la partita, è incredibile. Abbiamo dimostrato di essere una squadra vera, che gioca a calcio e sa combattere. Solo il risultato non ci premia, che poi è la cosa più importante”. Il tecnico del Bologna sottolinea che “dobbiamo ritrovare un po’ di certezze ma la squadra sta crescendo e dobbiamo ripartire da stasera. Abbiamo tenuto testa al Napoli, vedere questo spirito è motivo di gran soddisfazione. Io a rischio? Quando fai l’allenatore sei sempre a rischio, la società farà le sue valutazioni ma sanno come lavoro”.
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29 dicembre 2018
Calcio: Ancelotti, buon girone andata ma si deve dare di più