NAPOLI – È iniziato poco fa, negli uffici della Questura di Napoli, l’interrogatorio di quattro dei cinque tifosi del Napoli che erano a bordo della Volvo V40 ritenuta dagli inquirenti milanesi coinvolta nell’investimento e nella successiva morte dell’ultrà del Varese gemellato con gli ultrà dell’Inter, Daniele Belardinelli. Negli uffici della Questura da un ingresso laterale sono entrate cinque persone, quattro delle quali assistite dal avvocato Emilio Coppola, che si è intrattenuto con i giornalisti davanti agli uffici di via Medina. Tra le persone che erano presenti nella station wagon nera figurerebbe anche un minorenne: anche lui potrebbe essere ascoltato oggi.
Da Ros ha indicato al pm 7-8 ultras. Tra loro c’è anche il capo dei ‘Viking’ Nino Ciccarelli
‘Ha parlato malgrado pressioni e omertà della curva’. Luca Da Ros, l’ultrà interista scarcerato oggi dopo la collaborazione nelle indagini sugli scontri del 26 dicembre, ha fornito ai magistrati “numerosi dettagli utili” sulle “modalità dell’attacco” e per “risalire ai responsabili dell’omicidio di Belardinelli”, “nonostante le minacce ricevute presso la sua abitazione e apparse sui numerosi social network”. Lo scrive il gip Guido Salvini spiegando che Da Ros ha anche svelato la “identità di numerose persone coinvolte” malgrado la “pressione” e la “omertà” della curva. Per il gip Salvini, che ha concesso gli arresti domiciliari al giovane, la sua scelta di parlare con i magistrati non è stata facile per la “pressione che i gruppi di tifosi ultras sono in grado di esercitare”. Malgrado questa pressione e le numerose minacce ricevute, Da Ros, spiega il giudice, ha manifestato “un concreto distacco da quelle regole di un’omertà che caratterizza la realtà di tali gruppi”. Il tifoso interista arrestato nell’inchiesta sugli scontri del 26 dicembre e da poco scarcerato dopo aver collaborato con i magistrati, “su un album fotografico di 34 persone” mostratogli ieri dai pm “ne ha riconosciuti 7-8” di ultras della curva, “alcuni dei quali hanno partecipato” all’assalto. Lo ha spiegato il suo legale, l’avvocato Alberto Tucci, chiarendo che il 21enne ha riconosciuto tra le foto anche quella di Nino Ciccarelli, capo dei ‘Viking’ della curva nord.