Torre del Greco. Avevano interrotto il sit-in a palazzo Baronale dopo le rassicurazioni ricevute da diversi politici e addetti ai lavori: «Al momento dell’arrivo della nuova ditta Nu, la vostra esperienza sul campo sarà certamente tenuta in considerazione in caso di nuove assunzioni», le parole capaci di placare la rabbia degli ex netturbini-precari assunti dal consorzio Gema attraverso il progetto Garanzia Giovani promosso dalla Regione Campania.
Quindi, via le «tende» piazzate a novembre all’esterno del Municipio e tutti a casa. In attesa del cambio di rotta dell’amministrazione comunale targata Giovanni Palomba. Ma a riaccendere il fuoco delle polemiche è bastata una scintilla, l’arrivo di una ventina di «rinforzi» dal cantiere di San Giorgio a Cremano – sempre gestito dal colosso con sede legale a Pagani – chiamati a pulire le strade e le isole ecologiche di Torre del Greco. Immediata è scattata la rivolta-bis, con una decina di ex netturbini-precari pronti – accompagnati da mamme e qualche bambino – a occupare l’androne di palazzo Baronale.
Un’intera mattinata in Municipio, dove il sindaco Giovanni Palomba e l’assessore-fantasma Pietro De Rosa non si sono proprio presentati.
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