Nel panorama politico italiano di livello ormai sempre più scadente capita anche che la mamma di Matteo Salvini diventi l’involontaria protagonista di un botta e risposta tra Beppe Grillo e lo stesso vicepremier e ministro dell’Interno. Ad aprire lo ‘scontro’ e’ il comico genovese. «Ho detto alla madre di Salvini che quella sera doveva prendere la pillola – ha affermato nella prima delle sue serate al teatro Diana di Napoli il comico genovese, come riportato da Repubblica – Anni fa, quando lo incontravo, mi dava del lei. Poi parlai alla madre al cellulare. Salvini è un foruncolo sul progresso». La risposta di Salvini non si fa attendere. «Secondo Grillo ‘mia mamma doveva prendere la pillola’ invece di partorirmi? Io rispondo, anche a nome della mia brava mamma, con un sorriso» scrive il vicepremier chiudendo il tweet con una faccina. Meglio non “sfruculiare” troppo l’alleato grillino “che dorme”, avrà pensato il buon Matteo, negli ultimi giorni ai ferri cortissimi sia con Conte che con Di Maio sulla questione dello sbarco dei migranti della Sea Watch. Eppure, su un’altra questione Salvini non disdegna di polemizzare, anche se a distanza, con Grillo. Quella della legalizzazione della cannabis. Beppe Grillo infatti fa sua e rilancia dal suo blog l’iniziativa del senatore M5s Lello Ciampolillo che ha depositato due disegni di legge per permettere la coltivazione domestica di quattro piante di cannabis «a uso terapeutico e ricreativo». «Uno – spiega Ciampolillo al sito dolcevitaonline.it rilanciato dal blog di Grillo- riguarda i pazienti e quindi la coltivazione di quattro piante per chi utilizza la cannabis per trattare le proprie patologie: coloro che hanno già la prescrizione medica o il piano terapeutico che dà l’accesso alla dispensazione di cannabis nelle farmacie, con questo disegno di legge potrebbero coltivare fino a quattro piante nelle proprie case. L’altro disegno di legge invece prevede la coltivazione domestica di quattro piante di cannabis per tutti i maggiorenni». Quindi se la prima può essere una legge che cerca di combattere la carenza di cannabis medica in Italia, l’altra invece andrebbe nella direzione di limitare l’acquisto di cannabis dal mercato nero e quindi da mafie e criminalità organizzata. «Da un lato per evitare che le persone, compresi i pazienti nei momenti in cui la cannabis nelle farmacie scarseggia, si debbano rifornire presso il mercato nero, dall’altro lato si vuole sancire un diritto alla coltivazione perché a mio avviso è impossibile vietare la natura e quindi una pianta. Nel caso di specie parliamo di una pianta che in quanto droga leggera non ha mai fatto male a nessuno e quindi in uno stato come l’Italia dove sono legali droghe pesanti come il tabacco, venduto con la scritta ‘uccide’, come è possibile pensare di vietare una droga leggere come la cannabis». Le due leggi non sono ancora state calendarizzate ma il senatore ha assicurato che chiederà la discussione urgente delle due leggi o di iniziare almeno da una delle due. «Siccome non è un tema inserito nel contratto di governo – afferma Ciampolillo- è una questione che io pongo all’attenzione di tutta l’aula e dove anche i parlamentari che in passato si sono dimostrati favorevoli come quelli del Pd avranno la possibilità di dimostrare la reale disponibilità di chi aveva promesso di essere a favore di una legalizzazione ampia, con una condivisione trasversale del tema». «Non mi sembra che sia una priorità in questo Paese legalizzare chi si fa le canne». Taglia corto Matteo Salvini, accanto a un gazebo della Lega, a Milano. A chi gli ha fatto notare che sul blog di Beppe Grillo si sostiene che l’iniziativa potrebbe portare benefici in contrasto alla legalità, Salvini ha risposto: «Fermiamo 15 persone per strada e chiediamogli quale è la priorità che il Parlamento e il governo devono affrontare. Immagino che il lavoro e la sicurezza vengano prima».
politica
13 gennaio 2019
Guerra tra Salvini e Grillo, comico insulta il vicepremier: «La mamma doveva abortire»