SANT’ANTONIO ABATE – Cumuli di rifiuti in trasferta che, puntualmente, vengono sversati nelle periferie abatesi. E se su via Casarielli, tra le preferite dai corrieri di “monnezza” su commissione, si sono accesi i riflettori, adesso il fenomeno si è spostato nelle campagne. Nelle aree private e coltivate. E a pochi metri dal quella che era stata trasformata in una mega-discarica, via Casarielli appunto, qualcuno ha deciso di continuare l’opera e abbandonare un carico di rifiuti, tra materiali ingombranti e speciali. Montagne di bottiglie di plastica, copertoni di auto, tubi, cartongesso e materiale di risulta. Rifiuti che, per intenderci, avrebbero dovuto essere necessariamente trattati e smaltiti da ditte specializzate, con relativi costi per le ditte o i privati da cui provengono.
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