CRONACA
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Salvatore Dare
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Giovanna Salvati
Il fenomeno del racket resta più che mai attivo sui Lattari e sull’area stabiese. Una certezza che è stata confessata dalle vittime stesse all’ex parroco di Pimonte, don Gennaro Giordano, ora responsabile della chiesa del rione Cmi di Castellammare di Stabia. Imprenditori ostaggio del “pizzo” che hanno preferito tacere piuttosto che denunciare gli aguzzini, perché, hanno confidato al prete, «meglio pagare che ritrovarsi incendiate auto o l’azienda». Don Gennaro Giordano rivolge un nuovo appello a chiunque viva nella morsa del racket per mano dei clan della zona: «Le porte della chiesa sono e restano aperte per chiunque ha bisogno. Sarò il primo ad accompagnarvi nelle sedi opportune, ma il “pizzo” va denunciato altrimenti questi illeciti non si fermeranno mai».
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