Di fronte allo scioccante spettacolo dei suoi due figli pestati con furia dal compagno e agonizzanti, e’ rimasta come bloccata in una sorta di trance emotiva, incapace anche di soccorrere i suoi piccoli, lasciando trascorrere del tempo poi risultato fatale. E’ cosi’ che la 30enne madre del bimbo di 7 anni pestato e ucciso a Cardito dal compagno 24enne Tony Essobti Badre, in carcere da domenica notte, e della piccola di 8 anni tuttora ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli, ha raccontato di aver affrontato quei tragici momenti in cui si e’ consumata la tragedia. Nei confronti della donna continuano gli accertamenti della Procura della Repubblica di Napoli Nord, che al momento non l’avrebbe ancora iscritta nel registro degli indagati. Si vuole capire se in passato vi siano stati episodi di violenza sui bimbi come affermato da conoscenti; qualcuno ha anche riferito che il piccolo di 7 anni si sarebbe presentato a scuola pieno di lividi, ma non ci sono riscontri. Determinanti potrebbero essere le rivelazioni della sorellina della vittima, che il pm sta sentendo nel corso di brevi incontri con l’aiuto degli psicologi.
CRONACA, NAPOLI
1 febbraio 2019
Bimbo ucciso a Cardito, la madre: «Sono rimasta immobile per lo choc dopo pestaggio»