NAPOLI – Lavoro e concentrazione. Ancelotti ha parlato nei giorni scorsi alla squadra, ha chiarito le proprie idee e chiesto una reazione. Adesso, però, a poche ore dalla partita contro la Sampdoria, serve soltanto pensare all’avversario, a come affrontarlo, dunque si deve cancellare ciò che è accaduto a San Siro, con i gol di Piatek e l’eliminazione dalla Coppa Italia, una manifestazione alla quale l’allenatore e la società temevano particolarmente. A Castel Volturno, in queste giornate di preparazione alla sfida con i blucerchiati, il tecnico ha puntato su due aspetti: morale e tattico. Da un lato, infatti, c’è da sostenere la squadra in un momento di sconforto e di delusione che, in qualche modo, rischia di avere ripercussioni sul futuro della stagione e dall’altro si ravvisa la necessità di cambiare qualcosa nei meccanismi di gioco, che chiaramente si sono inceppati da qualche tempo. Ancelotti ha fatto notare ai ‘suoi’ che la necessità di verticalizzare di più il gioco è tornata prepotentemente alla ribalta. Era stato uno dei primi problemi che l’allenatore aveva dovuto affrontare nel ritiro precampionato di Dimaro e sembrava che il suo lavoro fosse riuscito in qualche modo a ‘desarrizzare’ il gioco, nel senso di mantenere la caratteristica del possesso palla, modificando però le modalità del gioco offensivo, rendendolo più veloce, tagliente e dunque incisivo. Invece, la squadra sembra essere ricaduta ora in una vecchia abitudine di attuare soltanto uno sterile giropalla. Tranne Chiriches e Younes, infortunati, lo squalificato Ruiz, i giocatori sono tutti a disposizione. Si è regolarmente allenato anche oggi Albiol, che in Coppa Italia era stato costretto a dare forfait e che sarà regolarmente in campo domani per dare sostanza e fosforo a una difesa apparsa contro il Milan fragile e disorientata. Tornerà anche Marek Hamsik, assente da oltre un mese a seguito dell’infortunio muscolare subito a San Siro il 26 dicembre, durante la partita persa con l’Inter. Gli unici dubbi riguardano le fasce esterne della difesa, dove sono in ballottaggio Malcuit e Hysaj a destra, Ghoulam e Mario Rui a sinistra, e l’attacco, reparto nel quale difficilmente Ancelotti si priverà dall’inizio del cannoniere della squadra Milik. Il sacrificato potrebbe essere ancora una volta Mertens, con Insigne a far coppia con il polacco, nel tentativo di ritrovare la via del gol da troppo tempo smarrita.
SPORT
1 febbraio 2019
Napoli vuole ritrovarsi, Ancelotti chiede prova d’orgoglio. Rientrano Hamsik e Albiol