POMIGLIANO – “E’ gravissimo quanto successo stamattina a Pomigliano: dopo settimane di minacce da parte del preside che ha proibito agli studenti di esporre a Di Maio i problemi della scuola pena l’abbassamento dei voti di comportamento, il Governo ha risposto con violenza e repressione accerchiando gli studenti riuniti in presidio per chiedere un confronto aperto”. A dichiararlo è Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti. “Mentre il ministro finge di volere un confronto ma in realtà ci sfrutta solo per la sua propaganda – continua Biazzo – dentro e fuori la scuola è impedito ogni tipo di dissenso e libertà di espressione agli studenti che parlano di tagli, scuole fatiscenti e mancanza di diritto allo studio, si risponde con scudi, manganelli e sanzioni”. “Il Governo vuole nascondere una grande verità: non c’è nessuna intenzione di migliorare la scuola pubblica – conclude l’Unione degli Studenti – ma non ci faremo fermare dalle forze dell’ordine”.
CRONACA
4 febbraio 2019
Di Maio: Rete Conoscenza, studenti accerchiati dalla polizia