TORRE ANNUNZIATA – Un progetto da ventisei milioni di euro. Cinque interventi tra opere da realizzare e abbattere. E così, Torre Annunziata potrebbe davvero cambiare volto. Certo, dalle parole ai fatti il percorso è ancora lungo, ma almeno per ora ci sono i disegni di una città che sogna lo sviluppo e il rilancio turistico.E’ tutto racchiuso nella delibera numero 310, approvata dall’esecutivo con all’interno il progetto redatto dall’ingegnere capo dell’Utc, Nunzio Ariano. Cinque progetti segnati sulla cartina e una plico zeppo di rendering che raccontano come Fortapasc potrebbe cambiare pelle.Alcuni di questi rappresentano sogni mai realizzati degli ultimi 5 decenni, opere studiate, progettate e in qualche caso persino approvate. Progetti che la malapolitica ha bruciato dopo averli puntualmente annunciati in campagna elettorale.Stavolta dicono che Torre cambierà volto, ma per crederci serve effettivamente uno sforzo immane, considerando i fallimenti a ripetizione. A sfogliare il libro dei sogni ci sono opere che potrebbero concretamente evidenziare le bellezze offuscate della città. La magia degli Scavi da ammirare passeggiando su una passerella di legno, il tramonto sulla spiaggia di viale Marconi direttamente da una piattaforma che unisce la villa comunale al mare. E poi l’ascensore panoramico sulla Rampa Nunziante e la ristrutturazione completa di villa Parnaso. La riqualificazione urbanistica servirà a rigenerare anche socialmente Torre e ilcambiamento sembra già aver trovato il via libera del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, con l’appostamento delle risorse finanziarie. Il primo intervento interesserà la Rampa Nunziante: ci sarà un allargamento della passeggiata di via Gino Alfani e l’istallazione di un ascensore in vetro vista mare. La struttura sarà realizzata a pochi passi dalla palazzina crollata il 7 luglio del 2017. Il secondo intervento sarà messo in campo in via dei Mille e all’interno di Villa Parnaso. La parte ancora da riqualificare sarà ristrutturata interamente così creare un unico blocco con l’attuale struttura aperta alla città. Un unico parco verde pubblico a disposizione dei torresi. Oltre alla ristrutturazione verrà creato un collegamentopedonale con via dei Mille. Riqualificazione prevista anche della villa comunale che sarà ampliata fino all’arenile pubblico: la strada sarà infatti ridisegnata con una passerella che dalla villa comunale arriverà fino alla spiaggia. Qui una piattaforma dilegno accoglierà i cittadini con locali attrezzati.Nel progetto viene anche previsto un intervento per la darsena e l’area ex Ecoittica (anche in questo caso si tratta di un’idea rilanciata decine di volte e ogni volta fallita miseramente): dovrebbero essere ampliati gli spazi antistante le arcate borboniche in corso di ristrutturazione con lo spostamento della strada verso il porto. E’ prevista anche la realizzazione di una pista ciclo pedonale fino a congiungersi alla bretella del Lungomare di Oplonti, ovviamente quando tutta la spiaggia sarà bonificata e la grande muraglia di immondizia sarà rimossa.L’ultimo intervento messo su carta riguarda il porto e gli scavi. Una vecchia idea di unire la città con un unico serpentone che possa partire proprio dalla stazione Circum. L’idea che spunta fuori dal progetto proietta il turista che arriva in stazione direttamente sullo Spolettificio attraverso una passerella che arriva negli Scavi di Oplonti.Per la realizzazione di questa opera saranno previsti degli abbattimenti e in particolare degli espropri che consentiranno di eliminare le barriere ma anche l’acquisizione di spazi che ora non fanno parte della proprietà comunale. Insomma un progetto che sulla carta mostra il cambiamento di una città. Una Torre piena di servizi e tutta pensata con caparbietà per accogliere turisti, dicono al Comune, anche se lungo il percorso ci sono le cisterne dei veleni. L’assessore ai lavori pubblici Luigi Ammendola prova a strappare una linea di credito: «Sono interventi realizzabili nel giro di tre anni».
Giovanna Salvati