NAPOLI – La provincia di Napoli resta una delle aree più densamente popolate dai camorristi. Da Nola fino a Castellammare, dal Vesuvio alla costiera fino a Salerno, sono più di 30 i clan che dettano legge. Trenta cosche che si dividono la torta delle estorsioni, investendo nello spaccio, riciclando i soldi sporchi nelle attività imprenditoriali. Trenta organizzazioni criminali che arrivano, in alcuni casi, anche a mettere le mani sui soldi pubblici, infiltrandosi nel cuore delle amministrazioni comunali per pilotare affidamenti e grandi appalti, condizionando così la vita di intere comunità. E’ il ritratto agghiacciante della malavita che viene fuori dall’ultima relazione stilata dalla Direzione Investigativa Antimafia.
Ciro Formisano
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