NAPOLI – Milano e Napoli dicono no all’autonomia così come presentata dal Governo e chiedono alle istituzioni “di fermarsi, di discutere e ragionare prestando maggiore attenzione alle città e soprattutto alle grandi aree metropolitane”. Questo l’invito rivolto al Governo e alleRegioni Lombardia e Veneto dai sindaci di Napoli, Luigi de Magistris, e di Milano, Beppe Sala, oggi insieme a Napoli per l’iniziativa ‘Napoli Milano uniti nelle diversità’ che sarà replicata nel capoluogo lombardo il prossimo 12 marzo. Nel corso del dibattito, i due primi cittadini hanno ‘raccontato’ le loro città ed hanno ascoltato i rappresentanti dell’imprenditoria napoletana, i sindacati, le voci di chi opera nella scuola e nel Terzo settore, ma anche di chi si occupa di cultura e turismo senza dimenticare temi ‘spinosi’ come la sicurezza, l’immigrazione e il razzismo. E proprio i cori razzisti contro il giocatore del Napoli, Koulibaly, lo scorso 26dicembre allo stadio San Siro, sono stati lo spunto per costruire il doppio appuntamento per dimostrare – come detto dade Magistris – “che Napoli e Milano sono in questo momento i due motori del Paese: Milano è punto di riferimento per la sua forza economica e finanziaria, Napoli per la sua partecipazione democratica e popolare, per la sua cultura che può unire nelle diversità”. De Magistris e Sala si sono trovati concordi nel sostenere che “il motore del Paese sono le città piccole e grandi” e”devono poter dire la loro perché se si continuano ad asfissiare con vincoli normativi e finanziari è come mettere piombo sulle ali del Paese”. Il dibattito è stato occasione per “riflettere insieme” sulla politica, sull’economia, sui diritti, sulla cultura, sull’istruzione ma anche per avviare una collaborazione, un lavoro comune e sinergico sui temi della musica, della cultura, della lettura e dello sport creando “una formula unica, un brand unico che ci unisca” perché – ha dettoSala – “entrambi pensiamo che i lunghi percorsi sono fatti di piccoli passi. Iniziamo a fare un pezzettino di strada”. Nel dibattito sono stati raccontati i cambiamenti che Milano eNapoli hanno avuto in questi anni e quelli che sono ancora incorso perché – ha sottolineato Sala – “i sindaci illuminati devono stare ogni giorno sul pezzo, ma devono anche essere visionari e immaginare le trasformazioni delle nostre città”.Uno sviluppo che – hanno affermato entrambi – passa”necessariamente per la solidarietà”. “Noi non possiamo aprire e chiudere le porte a piacimento – ha concluso Sala – perché o si accetta la sfida di essere città aperta e internazionale o ci vuole un attimo a tornare indietro. Le differenze vanno valorizzate”.
politica
26 febbraio 2019
Asse sindaci Napoli-Milano, no a questa Autonomia