Torre del Greco. Al termine di un calvario lungo 18 mesi, l’Asl Napoli 3 Sud «scopre» i rischi igienico-sanitari provocati dall’emergenza rifiuti a Torre del Greco e il sindaco Giovanni Palomba caccia il consorzio Gema di Pagani – subentrato alla «ditta di casa» dei Fratelli Balsamo a luglio del 2017 – e affida il settore Nu alla Buttol di Sarno, una «vecchia conoscenza» del Comune e già finita in diverse occasioni al centro di polemiche e proteste per i disservizi registrati a Ercolano. Un provvedimento «invocato» da diversi mesi da vari esponenti della maggioranza di palazzo Baronale e firmato dallo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio per provare – in attesa della nuova gara per l’introduzione del servizio di raccolta porta a porta – a invertire il trend negativo capace di fare piombare la quota di raccolta differenziata sotto il 20%.
La «scoperta» dell’Asl
L’ordinanza con cui il sindaco Giovanni Palomba revoca l’affidamento dell’igiene urbana al consorzio Gema di Pagani e punta tutto sulla Buttol di Sarno arriva al termine di otto mesi da incubo per l’amministrazione comunale uscita vincitrice dalle elezioni del giugno 2018. Otto mesi in cui si è rischiato di fare sfilare il carro dell’Immacolata tra i rifiuti e in cui Torre del Greco è finita – complice la «visita» di Luca Abete di Striscia la notizia – alla ribalta delle cronache nazionale per le condizioni di degrado e abbandono. Eppure, in otto mesi, solo in due occasioni – al netto delle segnalazioni sporadiche e contingenti – l’Asl Napoli 3 Sud si è accorta della «grave problematica igienico-sanitaria e della potenziale pericolosità per l’ambiente e l’igiene pubblica» in città: una prima volta il 13 novembre del 2018 – all’epoca in cui la carovana del buongoverno sembrava pronta al «ribaltone» sul fronte Nu – e una seconda volta il 18 febbraio 2019, quando i veri rischi sotto il profilo della tutela della salute sembravano alle spalle. Preso atto del parere degli esperti dell’azienda sanitaria locale, il primo cittadino ha provveduto a firmare la «sospirata» ordinanza.
Sette giorni per il via
Secondo il provvedimento firmato dal mobiliere di via monsignor Felice Romano entro sette giorni la Buttol di Sarno – una delle tre ditte pronte a rispondere all’avviso pubblico promosso dal Comune a gennaio – dovrà prendere possesso del cantiere di Torre del Greco e garantire l’espletamento del servizio di igiene urbana per i prossimi sei mesi ai patti e condizioni previsti dall’apposito avviso del 3 gennaio 2019. «Si tratta di un primo passo in direzione del cambio di marcia annunciato in campagna elettorale – le parole del sindaco Giovanni Palomba – L’introduzione del servizio porta a porta resta il nostro obiettivo principale, ma fino alla nuova gara vogliamo garantire alla città le giuste condizioni di decoro e pulizia». Un’impresa ora inseguita attraverso l’affidamento del settore Nu alla ditta cacciata dall’ex sindaco Ciro Borriello in soli 15 giorni.
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