NAPOLI – “Si erano imbarcati, avevano già definito l’accordo che avrebbe comportato un disastro finanziario per il Sud. Per adesso l’operazione è stata sventata, il furto con destrezza tentato da Salvini è stato sventato”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in occasione dell’incontro ‘Regionalismo differenziato. Un’Italia spaccata’, promosso dal vice presidente del Consiglio regionale campano, Tommaso Casillo. ”Per adesso – ha aggiunto – abbiamo ottenuto un risultato credo straordinario considerando che era previsto che per il 15 febbraio facessero la proposta al Parlamento chiamato a dire sì o no e invece il 13 febbraio come Regione Campania abbiamo preso l’iniziativa e abbiamo bloccato da un lato la deriva verso la rottura dell’unità d’Italia e dall’altro un furto politico al danno del Mezzogiorno e della Campania”.
‘La battaglia è pienamente in corso e come Campania nelle prossime settimane vedremo di rilanciare con 10 proposte in positivo su diversi temi tra cui la sburocratizzazione, il decentramento di poteri. Ci sono tante cose che si possono fare senza imbarcarci nella riforma della Costituzione che è un terreno minato su cui non si farebbe nessun passo avanti”. Così il governatore Vincenzo De Luca si è espresso affrontando il tema dell’autonomia differenziata per alcune Regioni del Nord. De Luca ha evidenziato che ”la Ragioneria dello Stato ha calcolato che l’ipotesi di accordo con il Veneto comportava uno spostamento di 6 miliardi di euro a vantaggio del Veneto”. “Noi – ha aggiunto – abbiamo detto a tutti che la Campania è pronta ad accettare la sfida dell’efficienza, non abbiamo problemi purché si combatta ad armi pari e ciò significa difendere il nostro sistema sanitario, il nostro sistema scolastico”. Il presidente ha ricordato che proprio sul fronte dell’istruzione, in Lombardia le scuole che fanno il tempo pieno sono il 25 per cento mentre in Campania poco meno del 4 per cento. ”E’ chiaro – ha sottolineato – che se la situazione resta questa con l’autonomia differenziata chi è avanti continua ad andare avanti mentre chi è indietro continua a restare indietro”. De Luca ha definito la battaglia ”decisiva perché in gioco c’è il destino dell’Italia e il destino dei nostri figli, perché se non ci sono risorse e investimenti per il Sud sarà difficile pensare al lavoro per il Mezzogiorno”.