NAPOLI – Novanta giorni di tempo per una serie di complesse indagini genetiche, “papillari” e “merceologiche” su sei auto di ultras napoletani sequestrate e su tutti gli oggetti sequestrati, come coltelli, bastoni, mazze e roncole. E’ il termine stabilito dal gip di Milano Guido Salvini che ha disposto gli accertamenti con la formula dell’incidente probatorio, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sugli scontri tra ultras del 26 dicembre scorso prima della partita Inter-Napoli, nei quali è morto Daniele Belardinelli, investito da una o due macchine. Oggi il giudice, alla presenza dei legali degli indagati (28 in tutto, anche con l’ipotesi ‘tecnica’ di omicidio volontario), ha conferito l’incarico ai medici legali Luca Salvaderi e Pasquale Linarello per le analisi sulle tracce biologiche e ad un maresciallo dei carabinieri per quelle sugli oggetti. Il giudice, invece, ha respinto la richiesta di uno dei difensori di effettuare le analisi anche su un’auto della polizia, che era presente quella sera in via Novara. L’ordinanza di ammissione all’incidente probatorio, con accertamenti irripetibili per cristallizzare prove in vista del processo, era stata notificata anche ai cinque ultras interisti, tra cui Marco Piovella e Nino Ciccarelli, difesi dal legale Mirko Perlino, che sono già a processo con rito abbreviato (un altro, Luca Da Ros, ha chiesto di patteggiare) per rissa aggravata e altri reati con sentenza fissata per il 20 marzo, mentre sono indagati anche per omicidio volontario nella tranche ancora aperta. Le indagini, in particolare, si stanno concentrando su due delle auto della carovana dei tifosi napoletani che subì e rispose al blitz degli ultras interisti, del Varese e del Nizza: un’Audi A3 e una Renault Kadjar. Gli accertamenti riguarderanno anche una Ford Transit, una Volkswagen Golf, un’Opel Vivaro e una Volvo V40. “L’estensione dell’incidente probatorio all’autovettura della Polizia – scrive, invece, il gip Salvini – risulta del tutto irrilevante rispetto agli accertamenti in corso finalizzati ad individuare la vetture o le vetture che hanno investito Daniele Belardinelli”. Infatti, “dai filmati già acquisiti agli atti, ed attentamente visionati anche da questo Giudice – spiega – emerge che la Volante Meazza della Polizia di Stato ha superato l’incrocio via Novara e via Fratelli Zoia alcuni attimi prima che i primi tifosi interisti sbucassero da questa ultima via per invadere l’incrocio ed attaccare la colonna napoletana”. Ovviamente, si legge ancora, “solo dopo tale ‘invasione’ Belardinelli è stato travolto”. I periti dovranno “verificare la presenza di tracce biologiche” su auto (all’interno e all’esterno) e oggetti, “determinare il relativo profilo genetico” e chiarire se le eventuali “tracce siano o meno attribuibili alla persona offesa ovvero ad altri soggetti”, oltre a dare conto dell’eventuale presenza “di reperti di carattere merceologico”. In più anche le analisi “dattiloscopiche” sulle auto (sui volanti, ad esempio) e sugli oggetti. Le operazioni della perizia inizieranno il 27 marzo.
SPORT
15 marzo 2019
Tifoso morto: 3 mesi per le analisi su 6 auto, coltelli e mazze