Le 14 famiglie del Parco Santa Lucia di Terzigno, che tra qualche settimane rischiano di ritrovarsi senza un tetto sotto cui stare, sono disperate. I giudici della Corte di Cassazione giorni fa hanno sentenziato per l’abbattimento di un’ala del parco che si inerpica nella zona protetta all’ombra del Vesuvio. Un grosso complesso abitativo che secondo la magistratura è illegale, costruito senza il rispetto dei vincoli paesaggistici e che dunque deve essere buttato giù. Gli sgomberati, circa 60 persone, tra cui donne, bambini e disabili, chiedono aiuto perché quelle case che presto saranno rase al suolo le hanno acquistate, certi di avere tutte le licenze in regola. Si sentono truffati e sono pronti a combattere per difendere i propri sacrifici. Ieri pomeriggio erano in piazza del Plebiscito per lanciare l’ennesimo sos allo Stato, davanti agli uffici della Prefettura di Napoli hanno lanciato l’ultimo disperato appello. Striscioni e cartelli alla mano hanno chiesto sostegno al ministro dell’Interno, ieri a Napoli per la riunione per l’ordine e la sicurezza con i delegati del governo del territorio. «Siamo vittime di un’ingiustizia, non meritiamo tutto questo. Siamo stati ingannati, le nostre case saranno abbattute dopoché lo Stato ha permesso che venissero costruite».
CRONACA, Vesuviani
16 marzo 2019
Terzigno. «Truffati e sgomberati». La battaglia per la casa