NAPOLI – La criminalità organizzata e, in particolare il clan dei Casalesi, aveva escogitato un sistema per convertire dalle lire all’euro ingenti somme di denaro ritenute frutto di attività illecite, finora rimaste occultate, grazie a degli intermediari. Gli investigatori della Guardia di Finanza di Roma e Napoli, e gli inquirenti della Procura di Napoli Nord (coordinata dal procuratore Francesco Greco) – che hanno scoperto il sistema con il quale il clan dei Casalesi intendeva convertire denaro frutto di attività illecite da lire in euro – la criminalità organizzata teneva nascosta una considerevole quantità di denaro in lire: secondo quanto emerso dalle intercettazione della Guardia di Finanza la somma si aggirerebbe intorno ai 20 miliardi di lire. Il sistema avrebbe consentito di ottenere mediamente, il 32% del valore in lire trasformato in euro. In sostanza, il meccanismo avrebbe consentito al clan di incassare oltre 3,3 milioni di euro. Tra gli arrestati (tre in carcere e uno ai domiciliari), rispettivamente di 64, 61, 55 e 60 anni, figura anche Gaetano Mungiguerra, ritenuto legato al clan dei casalesi.
CRONACA
21 marzo 2019
Scoperto il sistema dei clan per convertire vecchie lire in euro. Fondi ‘neri’ per 20 miliardi