Dopo aver deciso di parlare e di raccontare la sua versione dei fatti, nella precedente udienza, ora il 17enne M. D.M., resta detenuto nella struttura minorile di Airola, in provincia di Benevento, cerca di far entrare nel processo possibili prove a sostegno della sua versione. Il baby orco, già coinvolto nel caso dello stupro di una 15enne di Pimonte, ha sempre respinto le nuove accuse (di estorsione aggravata), nei confronti di una 15enne di Amalfi. E ora la sua difesa, rappresentata dal penalista Antonio de Martino, ha chiesto ai giudici del Tribunale per i Minorenni di Salerno, davanti ai quali si sta celebrano il processo, di nominare un perito. Un tecnico al quale affidare il compito di ricostruire i messaggi inviati via chat, attraverso WhatsApp, che costituirebbero il fulcro delle accuse di estorsione. Nella prossima udienza, a giugno, il Tribunale si esprimerà sulla richiesta, e sempre nella stessa data sarà ascoltata anche la ragazzina, in qualità di persona offesa. Nel frattempo, M. D. M. resta nell’Istituto Penale per Minorenni di Airola. la sua condotta non ha infatti permesso alcuna attenuazione della misura cautelare.
CRONACA, Gragnano
22 marzo 2019
Gragnano/Pimonte. Estorsione a una 15enne. «La verità dentro le chat»