TORRE ANNUNZIATA – Un rione difficile quello di via Cavour a Torre Annunziata. Una scuola, la Giacomo Leopardi, unico presidio di legalità nel quartiere per anni dimenticato. Qui, un esercito di insegnanti, sono le sentinelle a difesa di quei bambini. Ogni giorno cercano di insegnare loro i valori di legalità e cultura, cancellando l’etichetta di città della camorra. E lo fanno grazie alla sinergia tra scuola e forze dell’ordine. Carabinieri che diventano docenti per avvicinare i ragazzi allo Stato. Per abbattere il muro della diffidenza. L’immagine simbolo di un progetto vincente è proprio questa: il tenente colonnello del comando gruppo carabinieri di Torre Annunziata, Filippo Melchiorre che gioca tra i piccoli studenti al termine di manifestazione sulla legalità. I bambini incuriositi si fermano a dargli la mano. C’è chi lo saluta. Chi conta le sue medaglie e chi invece, con voce timida gli chiede «Scusa, ma tu come ti chiami?». E l’ufficiale, per un attimo mette da parte gradi e ruolo e con un sorriso risponde «Filippo».
Giovanna Salvati