CASTELLAMMARE DI STABIA – Padrini politici dietro le assunzioni in Am Tecnology. L’ipotesi di posti di lavoro – a tempo determinato – garantiti in modo clientelare, emerge dopo che la Procura ha ascoltato a sommarie informazioni i primi dipendenti dell’azienda che gestisce l’appalto d’igiene urbana a Castellammare di Stabia. Il sistema – che già evidenziato in una denuncia anonima arrivata sia al Comune che alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata – prevede l’iscrizione degli operai presso un’agenzia di lavoro interinale, dalla quale la società seleziona i nomi di nuovi dipendenti ai quali far sottoscrivere contratti a tempo determinato. Ma la selezione, secondo una pista sulla quale stanno cercando di far luce gli investigatori, non avverrebbe in maniera casuale. I nomi sarebbero sponsorizzati da esponenti politici locali, che così potrebbero pagare cambiali elettorali ai loro fedelissimi. Insomma, il vecchio e mai tramontato sistema clientelare della raccomandazione funzionerebbe ancora e per quanto riguarda le assunzioni nel servizio d’igiene urbana a Castellammare, avrebbe interessato circa una ventina di lavoratori. Gli investigatori sono al lavoro con l’obiettivo di trovare riscontri a quella che al momento resta solamente un’ipotesi. Ma tra i vari atti acquisiti c’è anche una nota sindacale nella quale si faceva riferimento proprio alle assunzioni in Am Tecnology. Fiadel e Uil lanciarono l’allarme sul possibile sistema clientelare circa il reperimento di unità lavorative che avrebbero aumentato il numero di dipendenti a tempo indeterminato nel cantiere di Castellammare. Avvertendo che nel caso non si fossero seguite le procedure previste dalla legge, avrebbero denunciato le presunte anomalie. Quello delle presunte assunzioni clientelari è solo uno degli aspetti sui quali si stanno concentrando gli investigatori. Lo scorso 18 marzo, i carabinieri del Noe, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, piombarono all’interno degli uffici dell’Am Tecnology a Sant’Antonio Abate, per acquisire registri, formulari e sequestrare anche i cellulari di alcuni dipendenti dell’azienda. Il blitz dei militari servì per avviare accertamenti sulla gestione dell’appalto d’igiene urbana Castellammare e soprattutto sul trattamento dei rifiuti differenziati. Il sequestro temporaneo dei cellulari, dai quali sarebbero scaricati diversi files, evidentemente punta a ricostruire se l’ordine di mischiare la spazzatura sia partito da qualcuno. Un’ipotesi che potrebbe essere riscontrata attraverso messaggi, chat o addirittura registrazioni di alcune telefonate. I carabinieri del Noe, ovviamente, hanno acquisito anche i formulari di identificazione dei rifiuti con l’obiettivo di risalire alle diverse percentuali di materiale raccolto nel corso dei mesi scorsi, perché attraverso le percentuali si potrebbero riscontrare alcune anomalie. Un‘indagine che corre veloce ed è scattata a seguito di alcuni esposti anonimi che nei mesi scorsi sono stati inviati alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Gli investigatori, tra l’altro, hanno acquisito anche la registrazione di un intervento fatto in aula dall’assessore all’Ambiente del comune di Castellammare, Gianpaolo Scafarto. L’esponente della giunta Cimmino durante un consiglio comunale, denunciò apertamente alcune omissioni nei controlli durante lo svolgimento del servizio.
Tiziano Valle